Vertici G7/G8
Conferenza dei Ministri dell'Interno e della
Giustizia del G8
Milano, 26-27 febbraio 2001
Conclusioni
Noi Ministri dell'Interno e
della Giustizia del G8, riuniti su iniziativa italiana per fare il
punto sullo stato della reciproca assistenza giudiziaria e della
cooperazione di polizia nell'azione di contrasto al crimine
organizzato transnazionale ed al terrorismo,
desiderosi di continuare il
dialogo avviato e riaffermare gli impegni assunti nella riunione dei
Ministri dell'Interno e della Giustizia di Washington nel dicembre
1997, nella riunione in video-conferenza sulla criminalità
organizzata ed il finanziamento del terrorismo del dicembre 1998,
nella Conferenza Ministeriale di Mosca dell'ottobre 1999 sulla lotta
contro la criminalità organizzata transnazionale;
impegnandoci per una migliore
attuazione e riesame delle 40 Raccomandazioni volte a combattere il
crimine organizzato transnazionale, adottate dai nostri Capi di
Stato e di Governo al Vertice di Lione del 1996, e per una
realizzazione degli ulteriori mandati dei nostri Leader conferiti
congiuntamente nel corso dei successivi Vertici, più recentemente
in quello di Okinawa del 23 luglio 2000;
avendo svolto una disamina
globale sulle questioni generali dell'immigrazione illegale, del
traffico di migranti, del traffico di esseri umani e dello
sfruttamento di immigrati illegali e delle persone oggetto di
tratta, nonché sulla necessità di ulteriori sforzi cooperativi per
combattere il coinvolgimento della criminalità organizzata nel
traffico e nella tratta di esseri umani, assicurando nel contempo
che i diritti umani degli immigrati siano tutelati ;
considerando che il piano
d'azione adottato dal G8 nel 1998 contiene importanti principi volti
a combattere l'immigrazione illegale ed il conseguente traffico di
migranti;
concordando sull'importanza
delle azioni volte a contrastare i preoccupanti fenomeni di
razzismo, xenofobia e intolleranza;
consapevoli della minaccia posta
dal terrorismo alla sicurezza delle nostre società, nonché della
necessità di combattere il terrorismo e le sue fonti di
finanziamento e della necessità di sviluppare coordinate strategie
di prevenzione;
riaffermando il nostro impegno
comune per raggiungere il più alto livello possibile di
cooperazione internazionale e di mutua assistenza giudiziaria nelle
indagini e nel contrasto al terrorismo;
assumendo l'impegno a promuovere
la ratifica della Convenzione Internazionale delle Nazioni Unite
sulla Repressione del Finanziamento del Terrorismo e ad incoraggiare
gli Stati che non lo hanno ancora fatto a firmare tale Convenzione;
incoraggiando il Gruppo di
Esperti Antiterrorismo a pervenire in tempi brevi ad ulteriori
risultati con particolare riguardo al cyber-terrorismo ed
all'analisi degli sviluppi internazionali a più alto rischio;
accogliendo con soddisfazione il
lavoro degli esperti del Gruppo di Lione nei settori della
cooperazione giudiziaria, dell'attività di polizia, e della
criminalità tecnologica;
sottolineando l'importanza della
Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro il crimine
organizzato transnazionale (di qui in avanti definita "la
Convenzione di Palermo") e relativi Protocolli sul contrasto ai
fenomeni del traffico di migranti e del traffico di esseri umani,
rafforzando la lotta contro le attività della criminalità
organizzata, incluso il riciclaggio di denaro, attraverso misure
quali il sequestro e la confisca dei proventi del crimine e misure
coordinate contro la corruzione,
ABBIAMO IN PARTICOLARE ESPRESSO
LE NOSTRE COMUNI VEDUTE SUI TEMI SEGUENTI
Esiti della Conferenza di
Palermo
- Esprimiamo la nostra soddisfazione per il buon esito della
Conferenza di Palermo alla quale hanno partecipato 148 Stati, e
sottolineiamo che 125 hanno firmato la Convenzione sul crimine
organizzato transnazionale, 80 hanno firmato il Protocollo per
Prevenire, Reprimere e Perseguire il Traffico di Persone,
soprattutto Donne e Bambini, 79 hanno firmato il Protocollo contro
il Traffico di Immigrati per via Terrestre, Marittima ed Aerea, e
tutti e tre gli strumenti sono stati firmati dalla Comunità
Europea;
- Concordiamo di promuovere rapidamente la ratifica della
Convenzione e dei relativi Protocolli, e di intraprendere, anche
ai livelli regionale e bilaterale, ogni opportuna azione di
sensibilizzazione sull'importanza della Convenzione e dei suoi
Protocolli e incoraggiare quegli Stati che non lo hanno ancora
fatto a pervenire ad una sollecita ratifica;
- Ci impegniamo a mobilitare le risorse per la lotta contro la
criminalità organizzata attraverso la cooperazione internazionale
e i meccanismi di assistenza previsti dalla Convenzione di
Palermo;
- Auspichiamo la rapida conclusione dei negoziati e l'approvazione
del Protocollo contro l'Illecita Produzione ed il Traffico di
Armi, le loro Parti e Componenti e le Munizioni, assolvendo il
Mandato dell'Assemblea Generale sulla Convenzione e relativi
Protocolli per combattere il crimine organizzato transnazionale;
Lotta contro il crimine
tecnologico, incluso l'uso di Internet nella pornografia infantile
- Siamo consapevoli dei benefici che derivano dall'uso delle nuove
tecnologie, incluso Internet, come indicato dai Leader nella
Dichiarazione di Okinawa, ma esprimiamo la nostra preoccupazione
per coloro che utilizzano tali tecnologie a scopi criminali, in
particolare a scopo di sfruttamento sessuale dei minori;
- Sottolineiamo in particolare l'allarmante espansione dello
sfruttamento sessuale dei minori attraverso le comunicazioni in
rete e concordiamo di attribuire la massima priorità agli aspetti
di sensibilizzazione pubblica e di prevenzione ed il massimo
sforzo investigativo e di perseguimento nei confronti degli
sfruttatori e delle organizzazioni criminali coinvolte. Pertanto,
notiamo con interesse l'adozione nel corso del Millenium Summit
del Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione sui diritti del
Fanciullo, sulla vendita dei minori, sulla prostituzione infantile
e sulla pornografia infantile e accogliamo favorevolmente
l'iniziativa giapponese di ospitare il 2° Congresso Mondiale
contro lo Sfruttamento del Commercio Sessuale dei Minori a
Yokohama, dal 17 al 20 dicembre 2001;
- Richiamando il nostro accordo di Mosca teso a sviluppare opzioni
per rafforzare le nostre capacità di rintracciare le
comunicazioni in rete dei criminali, chiediamo ora ai nostri
esperti di realizzare tale lavoro sviluppando raccomandazioni
sulla rintracciabilità specifica, tenendo conto di fattori
importanti, in particolare della tutela della privacy e
delle libertà personali;
- Abbiamo evidenziato la necessità di combattere il crimine
tecnologico che è ancora in espansione in quanto la
globalizzazione e lo sviluppo delle tecnologie informatiche
progrediscono ulteriormente e riaffermiamo la necessità di
rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta contro tale
crescente sfida; sollecitiamo la finalizzazione della Convenzione
sulla criminalità informatica del Consiglio d'Europa.
- Sollecitiamo una soluzione per localizzare ed identificare i
criminali che utilizzano le comunicazioni in rete per scopi
illegali; perciò sosteniamo il lavoro costante del Gruppo di
Lione su tale questione e auspichiamo di ottenere esiti al più
presto;
- Consapevoli in particolare della necessità di garantire la
rapida localizzazione e identificazione degli autori di atti di
sfruttamento sessuale di minori mediante l'uso di reti
informatiche, che possono svilupparsi attraverso molteplici Paesi,
riteniamo che occorra individuare strumenti di contrasto nuovi e
più efficaci ed invitiamo gli esperti a studiare la realizzazione
di una Banca Dati dei Paesi del G8, coordinata dall'Italia, da
estendersi successivamente ad altri Stati, con lo scopo di
garantire uno scambio di informazioni in tempo reale anche
utilizzando la rete già esistente dei punti di contatto operanti
sulle 24 ore.
- Consideriamo che la cooperazione tra governo, industria e le
altre parti interessate sia essenziale per affrontare la
criminalità tecnologica. Perciò accogliamo favorevolmente la
Conferenza dell'Industria del G8, tenutasi a Parigi nel maggio
2000, e il Seminario G8 di Berlino, tenutosi nell'ottobre 2000, e
auspichiamo di ottenere risultati concreti dalla Riunione G8 ad
Alto Livello del Governo e del Settore Privato sulla criminalità
tecnologica, che si terrà a Tokyo nella prossima primavera e
sottolineiamo con interesse il lavoro svolto dal Gruppo di Lione
nello sviluppo di standard compatibili nel settore probatorio per
la raccolta e l'autenticazione dei dati elettronici;
Riciclaggio di denaro e confisca
di proventi illeciti
- Ribadiamo i Principi del Comunicato di Mosca, che ha
sottolineato l'importanza della lotta contro il riciclaggio nella
strategia del contrasto del crimine organizzato transnazionale;
- Raccomandiamo il lavoro del GAFI per identificare le
giurisdizioni i cui sistemi di lotta contro il riciclaggio di
denaro non sono conformi agli standard internazionali delle 40
Raccomandazioni del GAFI, e per intraprendere ogni misura adeguata
affinché le giurisdizioni che non collaborano si conformino a
tali standard;
- Riaffermiamo energicamente la necessità di misure
amministrative e legislative tese ad assicurare la trasparenza dei
sistemi finanziari. Incoraggiamo altresì l'elaborazione di
principi comuni per rimuovere gli ostacoli, quali il segreto
bancario, alla rapida ed effettiva attuazione delle richieste di
mutua assistenza giudiziaria nelle questioni bancarie e fiscali;
- Intensificheremo i nostri sforzi congiunti per migliorare la
cooperazione internazionale e la mutua assistenza giudiziaria
dirette a scopi di confisca dei beni illeciti, anche attraverso le
misure incluse nella Convenzione di Palermo e negli attuali
accordi regionali e bilaterali;
Corruzione
- Notiamo che la corruzione costituisce un problema di gravità
sempre più rilevante, in quanto minaccia la stabilità e la
sicurezza delle società umane, mina i valori democratici e lo
stato di diritto e compromette lo sviluppo degli Stati;
- Confermiamo l'impegno nei confronti degli esistenti strumenti
internazionali e regionali ed in particolare nei confronti delle
misure previste nella Convenzione di Palermo e concordiamo di
lavorare con altri Paesi nell'elaborazione di una nuova
Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, che dovrebbe
essere il più globale possibile.
- Siamo consapevoli che la corruzione ha molte manifestazioni
oltre agli aspetti criminali del problema. Salutiamo
favorevolmente il mandato conferito al Gruppo di Lione ad Okinawa
volto ad assicurare che il G8 contribuisca attivamente ai
negoziati sulla proposta Convenzione delle Nazioni Unite;
- Conveniamo di attuare, rapidamente ed efficacemente, i principi
concordati dal Sottogruppo Cooperazione Giudiziaria del Gruppo di
Lione nel corso della Presidenza giapponese in relazione
all'obbligo di estradare o perseguire i cittadini e l'uso efficace
di tecnologie di collegamenti video nella pratica di assistenza
giudiziaria reciproca.
- Ribadiamo il nostro impegno alla cooperazione su questi temi e
salutiamo con favore le prossime iniziative degli esperti sotto la
Presidenza italiana.
Noi, Ministri dell'Interno e
della Giustizia dei Paesi del G8, prevediamo risultati concreti che
porteremo all'attenzione dei Capi di Stato e di Governo al Vertice
di Genova del luglio prossimo.
Source: Ministero degli Affari Esteri
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